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Come organizzare un viaggio a New York ad Agosto – nozioni di base

E’ difficile scrivere bene di New York, quasi quanto organizzarci un viaggio. Vediamo quindi….

Come organizzare un viaggio a New York.

E’ grande, ricca di cose da fare e vedere e milioni i modi per farlo… quale sarà il migliore? come assaporare al meglio l’essenza di questa città? …bisogna organizzarsi! Non è una città da improvvisazione, non la prima volta! Ci vuole ordine e, fortunatamente, il mio essere metodica è stato d’aiuto. Prima cosa da fare per prepararsi alla partenza è l’ESTA, il Visto d’ingresso negli USA; ha un costo irrisorio (circa 14 €) e vale 2 anni. Il rilascio è abbastanza rapido, ma la regola di anticiparsi in questi casi è sempre valida; il sito ufficiale per il suo rilascio è quello del Department of Homeland Security.

Partiamo!

Sarà la nostra prima tappa del viaggio “estivo” e sarà, ovviamente, seguita da tappe di mare! La scelta del periodo, Agosto, è insolita, tuttavia volevamo dedicarle tempo e queste ferie erano una grande opportunità.

Il PERIODO MIGLIORE PER VISITARLA è rappresentato dalla nostra stagione primaverile o primo autunno. D’inverno, benchè il clima natalizio le conferisca una fascino unico, il forte freddo e la possibile presenza di neve non sono le condizioni ideali per girare a zonzo per la città (consiglio il viaggio a Natale come seconda visita, quando la città è già stata esplorata nel suo itinerario classico e ci si deve dedicare solo a vivere al max la sua atmosfera). L’estate, è generalmente molto calda e molto umida, mediamente parlando in realtà; noi siamo stati molto molto fortunati: la temperatura era di una nostra fresca estate, umidità inesistente e alla sera necessitava anche un maglioncino, in totale una sola giornata di pioggia. Insomma, non potevamo sperare di meglio!

Abbiamo deciso di dedicarci ben 7 notti ed 8 giorni (e bastano solo per vedere Manhattan ed un pochino di Brooklyn, forse…)! Quindi NO, vi assicuro non è troppo, anzi… qui non ci si annoia MAI!

Partiamo il 7 agosto con un volo Air Berlin, con scalo di 1,5 h a Dusseldorf. Il viaggio è tutto sommato soddisfacente anche se non mi aspettavo le sedute così strette e l’assenza di film in italiano; sicuramente una buona occasione per far pratica con l’inglese, ma avrei preferito sceglierlo. La durata del viaggio sarà complessivamente di circa 11 h, arriviamo alle  12 in punto all’Aeroporto Internazionale John F. Kennedy. Guadagniamo qualche ora considerando il FUSO ORARIO di -6 h rispetto alla nostra ora legale (quella estiva per intenderci).

Per TRASFERIRCI in albergo abbiamo prenotato dall’Italia un Van collettivo al costo di 18€ a persona. Avendo deciso di acquistare il New York Pass, come spiegherò ampiamente in un altro post, avevamo un piccolo sconto con la ViatorDevo dire che la scelta è stata ottima. Risparmi tempo ed hai la comodità di essere accompagnato direttamente al tuo albergo a prezzi tutto sommato contenuti. Il viaggio è stato lunghissimo a causa del traffico intenso e con un Taxi avremmo speso sicuramente molto di più. Questa soluzione la adotteremo anche al ritorno. C’è anche una valida alternativa con l’airtrain e la metro, decisamente più economica (in totale meno di 7 $), tuttavia, dopo un viaggio di molte ore e soprattutto con il seguito di bagagli, è sicuramente più scomoda.

Per la MONETA non è necessario munirsi di dollari ($) già dal’Italia, negli USA puoi pagare quasi tutto con la carta di credito; puoi inoltre prelevare contante in uno dei tantissimi sportelli ATM che si trovano ad ogni angolo della strada e addirittura nei piccoli supermercati. Unica attenzione da porre: spesso le nostre banche non sono autorizzate ad alcuni circuti americani, per sicurezza dirigetevi verso banche europee es. CITY BANK, non avrete alcuna difficoltà!

A proposito di moneta, ricordate che negli USA è praticamente d’obbligo la mancia (TIP), questa è parte integrante del sistema e non lasciarla è una grande scortesia. La si lascia a chiunque vi serva al di fuori del fast food. Devo dire che tutto sommato ha i suoi riscontri positivi, non vi capiterà di trovare personale scortese  e poco disponibile, anzi! Ricordate che potete lasciare la mancia anche con carta di credito, è una procedura un pò insolita per noi europei: ti portano il conto, tu dai la carta, ci sarà così una transazione in pre-autorizzazione, ti restituiscono la carta e ti portano lo scontrino sul quale c’è una voce Tip o Gratuity da compilare (mediamente si lascia intorno al 15-20 % del conto, mai lasciare il campo in bianco, se non volete lasciare nulla allora barrate la casella!) a questo punto verrà conclusa l’operazione comprensiva della mancia. All’inizio mi sembrava una pratica un tantino pericolosa, temevo doppio addebiti o cose del genere, devo dire che in tanti giri negli USA non abbiamo mai avuto problemi.

L’albergo, prenotato come sempre con un certo anticipo dall’Italia, è il The Marcel at Gramercy, situato nell’omonimo quartiere al confine tra Downtown e Midtown, sulla 23rd.

Ecco la PRIMA COSA FAVOLOSA di MANHATTAN: ORIENTARSI è SEMPLICISSIMO, gli americani sono pratici! Manhattan è suddivisa nella parte bassa (DOWNTOWN), centrale (MIDTOWN) ed alta (UPTOWN). Le strade sono perpendicolari tra di loro: quelle orizzontali sono le Street ed hanno un numero progressivo dal basso verso l’alto (la n° 1 è a Little Italy, la n° 190 è all’estremo nord dell’isola); le verticali sono le Avenue ed hanno un numero progressivo da dx verso sx. Unica eccezione di strada in parte obliqua è la Brodway. Incrociandole, sai sempre dove ti trovi e dove devi andare… GENIALE NO!

A onor del merito va detto che questo tipo di progettazione urbanistica ha origini nostrane, non dimentichiamo che la nostra amatissima Napoli è caratterizzata da 3 grandi Decumani, non sono altro che strade che scorrono parallele attraverso il centro storico, dividendo in 4  la città e attraversate perpendicolarmente da strade più piccole. Il più famoso decumano è Spaccanapoli. L’origine di tale urbanizzazione è greca. 

Fifth Avenue

L’albergo si trova in una buona posizione, a 5 minuti a piedi è presente la fermata della metro, linea verde, 23 St. E qui con la metro arrivi praticamente ovunque! Essendo quasi nella midtown ti permette di raggiungere sia il nord che il sud in maniera molto rapida. Il quartiere è inoltre molto carino e tranquillo. La recensione dettagliata della struttura la trovate nelle sezione “I nostri itinerari“. Vi anticipo che il suo punto di forza è una roof garden con vista sull’Empire State Building che regala diversi giochi di luce ogni sera.

Vista Empire

La  METROPOLITANA è  sicuramente un’altra delle meraviglie di Manhattan. E’ fondamentale per girare la città, sieti dei pazzi se state pensando di noleggiare un’auto o, all’estremo opposto, di girarla a piedi! MAI! Non è possibile! Manhattan si gira in metro e a piedi (e comunque vi consiglio scarpe comode e crema per la stanchezza agli arti inferiori 😀 ) solo a piccole dosi nei famosi taxi gialli.

Se, come noi, resterete in città 7/8 giorni è d’obbligo l’abbonamento settimanale, è senza limite di corse ed ha un costo di 30$ più 1$ per l’emissione della carta. Le carte si possono comprare direttamente alla macchinetta automatica (1 per volta) o al desk. Attenzione, le carte non sono nominative e quindi in nessun modo recuperabili se, come me, la perderete al secondo giorno di validità 🙁 !!! Non avrete altra scelta che rifarla.

Una cosa bellissima della metro di New York è la disponibilità delle connessione WIFI alle stazioni e all’interno dei treni, la cosa che più odiavo??? L’aria condizionata!!! E’ fortissima in tutti i treni, io ero costretta a girare con un foulard che poi toglievo all’esterno.

Una nota purtroppo negativa di New York è la sporcizia, e già… non può dirsi una Clean City. Spesso capita di camminare tra cumuli di rifiuti ai bordi della strada in attesa di essere raccolti, questo determina cattivo odore e ahimè, presenza di qualche topino di tanto in tanto. Motivo per cui consiglio SCARPE CHIUSE!

Parliamo poi dei Newyorkesi, si tratta di un popolo eterogeno, variegato ed internazionale, una diversità che convive e allo stesso tempo si intreccia creando quella multiculturalità che più di tutto caratterizza la Grande Mela. Da questo credo dipenda l’estrema apertura e disponbilità verso l’altro della gente che incontri. Non ci è capitato in nessun altro paese visitato, provate… fermatevi un secondo in strada con una cartina ed il viso smarrito, quanto tempo è passato prima che qualcuno si fermasse ad offrivi aiuto?

La cosa bella è che  vi offrono aiuto in tutte le lingue del mondo… la lingua ufficiale è l’inglese ovviamente,  ma in virtù della multiculturalità che citavo sopra è facilissimo sentir parlare altre lingue.

Ok, ora sappiamo come arrivarci e come andare in giro! Ma quali sono le cose che assolutamente non dovrete perdervi? Parliamo di…

TO BE CONTINUED…

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